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Io sono una persona ospitale.Casa mia è un porto di mare.Settimana scorsa un&039;amica senza fissa dimora (causa trasferimento da una nazione ad un&039;altra con passo da Milano) ha squattato a casa mia mente io ero in ferie.Ed ha finito la carta igienica.Mi ha mandato un messaggio Whatsapp e le ho chiaramente detto di comprarla in uno dei due supermercati che ho in un raggio di 300 metri da casa.Ma lei, che normalmente cammina, corre, va in bici in un giorno poi di quanto io faccia in un mese non ne aveva voglia è l&039;ha ordinata su Amazon.Che non ha consegnato nei tempi, lei è andata via, io sono tornato ed ho ricominciato a lavorare. Consegna a vuoto.Lei non abita più in Italia quindi ha cambiato l&039;indirizzo di consegna con quello dell&039;ufficio.Bene, io mi sposto in treno quindi ora in ufficio ho 9 rotoli maxi di carta Scottex nascosti in un cassetto e 7 nello zaino con me.Ed ho dovuto spiegare 10 volte a vari colleghi perché io abbia fatto arrivare 16 rotoli di carta igienica maxi in ufficio.Grazie @gerardi.carmen

Ma la poliziamunicipale in via arconti a Gallarate non ci passa mai? E il prioritario di sta macchina un altro parcheggio non lo trova mai?parcheggi Milano varese polizia treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

pubblicità su metro.Ok non sono cattolico.Ok non credo in nessun dio.Ok forse non sono la persona giusta per giudicare questa pubblicità (che sarà per costata non poco, mezza pagina di metro).Ma come cazzo si fa?Ma veramente c&039;è gente che ci crede?Vi prego, se qualcuno di voi mai dovesse decidere, dopo aver letto una pubblicità come questa di andare a ritirare la croce di Gerusalemme, gratis chiaramente, mi illuminimetropolitana Milano vitadapendolare treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Niente mutande oggi, vino rosso, in cartone, marca Tunes, prezzo al litro molto basso credo.Le due fotografie avrebbero avuto più senso in ordine cronologico opposto, prima si beve e poi finisce senza mutande.Ma è andata così.Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Stazione Garibaldi7.42 del mattino, il mio treno, quello che prendo di solito, è in ritardo di 20 minuti per un guasto tecnico.Ne ho un altro che parte alle 8.06, binario 7.Da lontano vedo una macchia bianca su una panchina, sto leggendo dal mio Kindle (sì leggo mente cammino, l&039;utilizzo i tempi) quindi non ho gli occhiali.Penso ad un cappello (troppo piatto però), ad una sciarpa (ok, è l&039;8 di agosto, probabilmente non è una sciarpa), una maglietta (da bambino forse), uno straccio…E invece no. Un paio di mutande. Da uomo. Modello anni 50/70, taglia 60 almeno.Ecco, non c&039;è niente da fare, puoi essere pronto finché ti pare ma la vita ti stupirà sempre.Ed anche chi decide di abbandonare un paio di mutande (all&039;apparenza pulite ma non ho toccato con mano) potrebbe essere una persona in grado di stupirmi.graziemondo Milano vitadapendolare metro train storieinmetro storiedituttiigiorni

Sono in due per circa mezz&039;ora, la conversazione è leggera, percepisco solo qualche parola, ogni tanto suona un cellulare facendomi tornare agli anni 80 con la sigla di un cartone animato.Poi diventano tre. il tono cambia, da conversazioni sussurrate percepisco che si parla sempre di più di uomini.In modo diretto, preciso, quasi anatomico.Ho avuto la netta impressione di guardare dall&039;alto una vasca di piranha. Ed ho avuto paura pensando al prossimo prezzo di carne che malauguratamente cadrà tra quelle fauci.Soprattutto della terza milaneseimbruttito aperitivo Milano letregrazie

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Spalle al mondo per non avere il sole in faccia [alzo le braccia (cit.)], un libro, un treno (una metro per essere precisi) che passa e che viene da lei ignorato.Dentro di me ho immaginato che il libro fosse così coinvolgente da non volersi alzare e da decidere di prendere il prossimo per non perdere un solo secondo.Mi era quasi venuta voglia di chiederle cosa stesse leggendo, usandolo dall&039;altro binario…Poi invece è arrivato lui, lei ha chiuso il libro, si sono messi ad aspettare il trono dopo credo.Non lo saprò mai perché nel frattempo è arrivato il mio.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni lineaverde

Sto bene quando so con le mie amiche (cit. La Pina)È cominciata l&039;anno scorso, al ritorno dalla RAAM, una cena con tre amiche speciali per raccontarsi un mese di viaggio.Incontro a metà strada tra Modena e Milano, la città da cui vengo e quella che mi ospita.Questo è il secondo anno, è stavolta non ci vedevamo da ben 3 giorni, cioè dal concetto di Vasco.Avremmo potuto evitare ma così l&039;abbiamo fatta diventare una tradizione.Perché una cena è una cosa da tutti, una tradizione è un rito.Lo so, non ci servono scuse perché ogni volta che ci si vede è come se non fosse passato un minuto, ma la vita è spesso agra mentre i momenti belli sono… Belli :)Due ore del macchina per stare insieme due ore e mezza.Ne vale la pena?Sempre.Gli amici sono le stelle che ci scegliamo per aiutarci a trovare la via, altro che oroscopi.

Le &034;nuove&034; metropolitane di Milano sono belle, sono un unico vagone che parte dall&039;inizio alla fine del treno e quando arrivano al capolinea non si devono neanche girare, sono dei serpenti a due teste che scorrono sui binari, avanti e indietro.E dentro ai serpenti ci sono persone, ed ognuna ha una sua storia.Portano riviste, libri, cellulari e biciclette.Producono risate, urla, sospiri e sbadigli.Emanano profumi, scoregge (silenziose ma spesso fetenti), aliti ed esclusi da ascelle &034;importanti&034;.Lanciano sorrisi, sguardi, parole e silenzi.Ogni persona è una storia, ogni incontro, scontro, fuga o ritorno è una storia nella storia.Su una sola corsa della metropolitana ci sono migliaia di storie e non basterebbe una vita per conoscerle tutte.Però è bello guardare e vedere, ascoltare e sentire perché c&039;è sempre da imparare no?metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Mi si è seduto di fianco.Mi sono detto, oggi è lui! Bandana in testa a stelle e strisce giubbotto di jeans ricoperto di pins e stivali a punta.Di solito non scelgo, fotografo ed osservo chi ho di fronte, ma lui era troppo.Prima l&039;ho sbirciato dal lato.Smanettava sul cellulare, componendo la playlist per il viaggio, solo musica rock chiaramente.Poi, mentre ascoltava la musica tenendo il ritmo con un piede ha cominciato a sorridere.Io ho cominciato a leggere le spille, c&039;erano tutti, Elvis, Dylan, Rolling Stones, e un sacco che io nella mia ignoranza non conosco. Tra tutte però ho notato la spilla del Rocky horror picture show e gli ho guardato le mani per vedere se aveva tatuato love e hate come Eddie. No :)Lui invece non ha guardato nessuno, si è chiuso nel suo mondo di musica ed ha lasciato fuori tutto il resto.Con calma mi sono alzato ed ho rubato questo scatto. “Rock&039;n&039;Roll significa fare quel cazzo che vuoi. Non significa strafarsi di droga o essere edonistici: significa non badare a cosa gli altri pensano di te. Rock&039;n&039;Roll significa cercare il piacere definitivo.” rocknroll rockandroll bluto johnbelushi eddie rockyhorrorpictureshow metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Non mi interessa se passano gli anni.Voi, Voi potete attendere lo scorrere del tempo, lasciarvi andare, incartapecorirvi, io non lo farò mai!Palestra, estetista, un ritocchino, sempre abbronzata. E le gambe? Lasciarlo dire, meglio di quelle di una ventenne! Ed il culo? Di marmo caro mio, di marmo!Sì, è vero, sono sposata, porto la fede. Ma non lo faccio per mio marito, lo faccio per me. E non cerco piacere a voi, io devo piacere solo a me!E mi piaccio. Sempre di più.E visto come mi guardano tutti paio anche agli altri.improvvisiamo metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Giacca rigorosamente con le pezze, camicia con bottone allacciato di ordinanza, scarpe a punta, braccialetti ed anello etnici.Borsa computer.Fino a qui uno stereotipo del vitellone moderno ma poi… Giornale!Non so perché, mi aspettavo il corriere, la Repubblica, Italia oggi (esiste ancora?)Tutto ma non tuttosport!Anche i vitelloni tifano.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

Gay Pride Milano quale miglior simbolo d&039;amore se non un pollodigomma esibito con orgoglio.Gay Pride pride2017

La scelta di posto in metropolitana è un rituale sociale.Io salgo al capolinea quindi sono un fortunato e di solito sono in stazione prima che arrivi la metro.Una volta scelglievo quasi sempre lo stesso punto per salire e se potevo anche lo stesso posto.Ed anche gli altri fanno così. Siamo tutti abitudinari.Per questo, da quando ho deciso di rubare scatti in metropolitana, cambio carrozza, se no mi troverei quasi sempre davanti le stesse persone.Loro li ho già visti, li ho ricercati tra le vecchie foto ma forse li ho solo notati e non scattati.Sono entrati dalla stessa porta, lui le ha lasciato il passo, cosa rara: da quando voi donne avete voluto la partita dei sessi il milaneseimbruttito uomo ha deciso che avete lo stesso diritto di passare per prime e di sedervi: il diritto di più veloce… che di solito è lui.Lei occupa la sedia subito alla destra della porta, lui punta a sederle di fronte ma aimè ci sono già io e l&039;altro angolo dal mio lato è occupato.Si siede dal suo lato all&039;angolo opposto, ho la netta impressione che si sarebbe voluto sedere più vicino, magari lasciando un solo sedile vuoto in mezzo ma… Ma sarebbe apparso strano: chi lascerebbe un posto d&039;angolo in metro a Milano e si siederebbe in uno in mezzo?Probabilmente un serial killer (questo lo penserebbe di certo l&039;imbruttito di cui sopra).Per tutto il viaggio fino alla mia fermata lui non ha letto, non ha tirato fuori il cellulare, non ha fatto nulla.Sono quasi certo che abbia passato tutto il viaggio a cercare gli occhi di lei nel riflesso del finestrino.metropolitana Milano vitadapendolare metro treno train storieinmetro storiedituttiigiorni

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