Tag: senso

via Barrili angolo via Montegani. Ore 7.10 circa.Stai andando al lavoro.Per essere precisi stai andando verso la metropolitana che ti porterà verso il treno che ti porterà al lavoro.A distanza lo vedi, non bene, stai leggendo il tuo kindle (mentre cammini) e non hai gli occhiali.Pensi prima ad un sacco di pattume.Poi ad un vaso caduto da un balcone.Poi capisci che è un vaso ma che è un po&039; troppo grosso per essere caduto.Ti rendi conto che il suddetto vaso, con pianta, è stato appositamente trascinato, probabilmente sollevato, e fatto cadere per romperlo.E ti chiedi perché. Un motivo, uno solo per farlo.Pensi ad una &034;ragazzata&034; ma ieri a mezzanotte quando sei passato di lì non c&039;era quindi il ragazzo avrebbe dovuto avere almeno 20 anni (chissà fino a che ora li fanno stare fuori i figli minorenni adesso).Pensi a qualcuno a cui sta sulle palle il cinese proprietario del bar (e del vaso).Penso che se passasse salvini in zona direbbe che è stato uno degli extracomunitari che bazzicano in zona, tu però non hai tutte le sue certezze (per fortuna perché nel suo caso certezze vogliono dire razzismo)Pensi che anche se continuerai a pensarci difficilmente ti verrà in mente un motivo valido ma che comunque qualcuno la ha fatto.E pensi che sempre più spesso tu rendi conto che la maggior parte delle azioni degli uomini sembrano non aver senso.Chissà se qualcuno salverà la pianta.via Barrili angolo via Montegani. Ore 7.10 circa.Stai andando al lavoro.Per essere precisi stai andando verso la metropolitana che ti porterà verso il treno che ti porterà al lavoro.A distanza lo vedi, non bene, stai leggendo il tuo kindle (mentre cammini) e non hai gli occhiali.Pensi prima ad un sacco di pattume.Poi ad un vaso caduto da un balcone.Poi capisci che è un vaso ma che è un po&039; troppo grosso per essere caduto.Ti rendi conto che il suddetto vaso, con pianta, è stato appositamente trascinato, probabilmente sollevato, e fatto cadere per romperlo.E ti chiedi perché. Un motivo, uno solo per farlo.Pensi ad una &034;ragazzata&034; ma ieri a mezzanotte quando sei passato di lì non c&039;era quindi il ragazzo avrebbe dovuto avere almeno 20 anni (chissà fino a che ora li fanno stare fuori i figli minorenni adesso).Pensi a qualcuno a cui sta sulle palle il cinese proprietario del bar (e del vaso).Penso che se passasse salvini in zona direbbe che è stato uno degli extracomunitari che bazzicano in zona, tu però non hai tutte le sue certezze (per fortuna perché nel suo caso certezze vogliono dire razzismo)Pensi che anche se continuerai a pensarci difficilmente ti verrà in mente un motivo valido ma che comunque qualcuno la ha fatto.E pensi che sempre più spesso tu rendi conto che la maggior parte delle azioni degli uomini sembrano non aver senso.Chissà se qualcuno salverà la pianta.

Ed è sempre come se non fosse passato un solo giorno.Con certi luoghi e con certe persone è così.Questo non vuol dire che tutto rimanga uguale, anzi sia le persone che i luoghi cambiano.Ci sono assenze che si fanno sentire, ci sono nuove storie da condividere, e soprattutto c&039;è di fondo un senso di appartenenza che riconosci prima con lo stomaco e poi con la testa.Quella voce che ti gira in testa dopo una bella serata ti dice &034;Andiamo a salutare i ragazzi che è parecchio che non li vediamo!&034; E non accetta un no come risposta.Sai benissimo che quel saluto durerà un&039;ora, una birra ed uno shot di vodka (uno solo se sei fortunato, e stanotte lo sono stato) ma se non fosse così non sarebbe il vecchiofiume.Io lì dentro ci sono cresciuto. Se sono la persona che sono, nel bene e nel male, lo devo ai luoghi ed alle persone che mi hanno visto essere il mio meglio ed il mio peggio.modena storiedituttiigiorni lamiavitaordinariaamici? no semplici conoscentiEd è sempre come se non fosse passato un solo giorno.Con certi luoghi e con certe persone è così.Questo non vuol dire che tutto rimanga uguale, anzi sia le persone che i luoghi cambiano.Ci sono assenze che si fanno sentire, ci sono nuove storie da condividere, e soprattutto c&039;è di fondo un senso di appartenenza che riconosci prima con lo stomaco e poi con la testa.Quella voce che ti gira in testa dopo una bella serata ti dice &034;Andiamo a salutare i ragazzi che è parecchio che non li vediamo!&034; E non accetta un no come risposta.Sai benissimo che quel saluto durerà un&039;ora, una birra ed uno shot di vodka (uno solo se sei fortunato, e stanotte lo sono stato) ma se non fosse così non sarebbe il vecchiofiume.Io lì dentro ci sono cresciuto. Se sono la persona che sono, nel bene e nel male, lo devo ai luoghi ed alle persone che mi hanno visto essere il mio meglio ed il mio peggio.modena storiedituttiigiorni lamiavitaordinariaamici? no semplici conoscenti

Sono due, giovani, zainetto eastpak d&039;ordinanza uguale al mio.Uguale a parte l&039;età: il mio è coetaneo, delle ragazze non dei loro zaini.Entrano insieme e parlano, non tirano fuori il telefono. Già questo non è normale. E non ridono. Sono serie. Mi incuriosiscono. Ma non sento, la metro fa più rumore del solito.La conversazione è a senso unico, una domanda, l&039;altra risponde per almeno trenta secondi, l&039;altra dice qualcosa e da un&039;altra domanda. La cosa va avanti per una decina di minuti.Mi alzo alla fermata prima della mia per origliare senza farmi vedere.La parlante dice &034;è la definizione di continuità!&034;.Penso ad un cantante che non cambia mai, ad una storia d&039;amore noiosa e sempre uguale, ad una serie tv infinita.Poi l&039;altra risponde &034;è il programma di matematica lo abbiamo finito&034; passiamo a fisica&034;.Mi sento vecchioSono due, giovani, zainetto eastpak d&039;ordinanza uguale al mio.Uguale a parte l&039;età: il mio è coetaneo, delle ragazze non dei loro zaini.Entrano insieme e parlano, non tirano fuori il telefono. Già questo non è normale. E non ridono. Sono serie. Mi incuriosiscono. Ma non sento, la metro fa più rumore del solito.La conversazione è a senso unico, una domanda, l&039;altra risponde per almeno trenta secondi, l&039;altra dice qualcosa e da un&039;altra domanda. La cosa va avanti per una decina di minuti.Mi alzo alla fermata prima della mia per origliare senza farmi vedere.La parlante dice &034;è la definizione di continuità!&034;.Penso ad un cantante che non cambia mai, ad una storia d&039;amore noiosa e sempre uguale, ad una serie tv infinita.Poi l&039;altra risponde &034;è il programma di matematica lo abbiamo finito&034; passiamo a fisica&034;.Mi sento vecchio

Ti vedo.Non vorrei ma ti vedo. Vedo la tua assenza, vedo che non ci sei e proprio per questo ti vedo, non possiamo sfuggirci.Nell& 039;era dei social network, non vogliamo vederci? Ci blocchiamo. Ma io so cosa ti piace: se su un post di amici comuni vedo cinque mi piace, lo apro e ne trovo quattro so che quello che manca è il tuo.E ti vedo.Ma quasi sempre lo so già prima di guardarlo che sarà così: non ho neanche bisogno di aprirlo perché so chi e cosa ti piace, anche se non controllo.Perché ti conosco.Perché molto spesso, anche se non sempre, quello che piace a te piace anche a me. Mi ci riconosco. Eppure lotto, per tutta quella serie di motivi che sai; e sembra che io lotti contro anche se non è così.I presupposti di base ci sono tutti perché questa cosa funzioni ma non va, ci deve essere ancora qualcosa che non riusciamo a capire. Qual è il giro del fumo?Sia chiaro, questo post non è una denuncia al mondo bastardo che ci rema contro o alla mancanza di perfezione, mia o tua che sia. Perché noi perfetti lo siamo, nessuno di noi due è sbagliato, insieme però creiamo un qualcosa di storto.Se fossimo imperfetti nella stessa maniera sapremmo cosa è meglio per noi sempre e non vivremmo su queste montagne russe emotive che ci fanno scendere con il maldipancia, ma appena proviamo ad allontanarci ci torna la voglia di fare un altro giro e risaliamo.Ogni volta è più difficile, i momenti emozionanti sono sempre meno perché sai già il percorso, ti aspetti le salite e soprattutto sai che ci saranno le discese nell& 039;incertezza, i sorrisi e le gioie calano, resta solo un senso di incompiuto.Riusciremo a cambiare questa giostra?SteeeveTi vedo.Non vorrei ma ti vedo. Vedo la tua assenza, vedo che non ci sei e proprio per questo ti vedo, non possiamo sfuggirci.Nell& 039;era dei social network, non vogliamo vederci? Ci blocchiamo. Ma io so cosa ti piace: se su un post di amici comuni vedo cinque mi piace, lo apro e ne trovo quattro so che quello che manca è il tuo.E ti vedo.Ma quasi sempre lo so già prima di guardarlo che sarà così: non ho neanche bisogno di aprirlo perché so chi e cosa ti piace, anche se non controllo.Perché ti conosco.Perché molto spesso, anche se non sempre, quello che piace a te piace anche a me. Mi ci riconosco. Eppure lotto, per tutta quella serie di motivi che sai; e sembra che io lotti contro anche se non è così.I presupposti di base ci sono tutti perché questa cosa funzioni ma non va, ci deve essere ancora qualcosa che non riusciamo a capire. Qual è il giro del fumo?Sia chiaro, questo post non è una denuncia al mondo bastardo che ci rema contro o alla mancanza di perfezione, mia o tua che sia. Perché noi perfetti lo siamo, nessuno di noi due è sbagliato, insieme però creiamo un qualcosa di storto.Se fossimo imperfetti nella stessa maniera sapremmo cosa è meglio per noi sempre e non vivremmo su queste montagne russe emotive che ci fanno scendere con il maldipancia, ma appena proviamo ad allontanarci ci torna la voglia di fare un altro giro e risaliamo.Ogni volta è più difficile, i momenti emozionanti sono sempre meno perché sai già il percorso, ti aspetti le salite e soprattutto sai che ci saranno le discese nell& 039;incertezza, i sorrisi e le gioie calano, resta solo un senso di incompiuto.Riusciremo a cambiare questa giostra?Steeeve